‚C’è a chi l’atmosfera di Natale, il profumo di cannella, il luccichio delle decorazioni, i colori della carta regalo fanno venire il prurito, ma c’è anche buona parte di persone che vivrebbe eternamente in questa dimensione: chi fa parte di questo secondo gruppo dovrebbe considerare per lo meno una visita a Rothenburg ob der Tauber, dove c’è il "villaggio di Natale" aperto 365 giorni l’anno.
Cittadina della Baviera, Rothenburg sorge su un colle che domina il fiume Tauber, di qui il suo nome completo, e conserva mura e fortificazioni medievali degne di nota. Parte integrante dell’itinerario turistico della Romantische Straße, il borgo vale una visita per le sue bellezze architettoniche e artistiche: la cinta di mura con il cammino di ronda e i bastioni, in particolare quello dell’ospedale (Spitalbastei), le sette porte, il ponte levatoio e il doppio camminamento. La chiesa gotica St. Jakob è ornata da due torri e custodisce tre altari in legno intagliati da Tilman Riemenschneider. Interessanti anche i musei, quello di criminologia (che espone antichi codici, strumenti di tortura, grafici, documenti e sigilli vecchi sette secoli) ma soprattutto il Museo tedesco del Nataleaperto tutto l’anno, che narra la storia di questa festa con addobbi, oltre 100 Babbi Natale e una curiosa esposizione di antichi schiaccianoci. Da non tralasciare nemmeno il museo delle bambole e dei giocattoli che ripercorre due secoli di storia (www.germany.travel/it/index.html).
In questo periodo Rothenburg è la destinazione perfetta per chi ama il classico mercatino di Natale tedesco, con le candele accese, i biscotti, il vin brulé. La sua particolarità è però il "villaggio di Natale" di Kathe Wohlfart: un negozio-villaggio per l’appunto, aperto tutto l’anno, specializzato unicamente in decorazioni natalizie (di recente ha aperto una sede anche a Berlino). Al suo interno si può trovare di tutto di più sul Natale, anche ad agosto: statuine di schiaccianoci, candele, addobbi in vetro, legno, paglia e latta per l’albero, tutti rigorosamente prodotti da artigiani della Turingia e dell’Erzgebirge. (www.wohlfahrt.com)
tratto da "ANSA-VIAGGI.IT"